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C’ERA UNA VOLTA LA SCUOLA

Intervista a:

Mia nonna materna

Nome:

Lina

Cognome:

Barilli

1.In quali anni hai frequentato la scuola secondaria di primo grado?

“io non ho mai frequentato la scuola secondaria di primo grado perché non era obbligatoria a quei tempi e il paese in cui vivevo aveva solo le scuole elementari; le scuole medie si trovavano troppo lontano dal mio territorio. Ho iniziato il mio percorso scolastico nell’anno 1952 e l’ho terminato nel 1957.”

2.Com’era la tua scuola? era grande?

“la mia scuola era una casa, le stanze erano state adibite per ospitare gli alunni. Non c’era la mensa dato non si rimaneva a pranzo. Appena si entrava c’era un corridoio che portava alle diverse aule. Dietro alla scuola c'era un giardino in cui i bambini facevano l’orto nella stagione estiva.”

3.Quale parte della scuola ti piaceva di più?

“la parte di scuola che mi piaceva di più era la mia aula perché facevamo molti lavori a gruppo e i prodotti andavano appesi alle pareti della stanza."

4.Che cosa ti ricordi del tuo primo giorno di scuola?

“del mio primo giorno di scuola ricordo in particolare che molti bambini piangevano e urlavano aggrappandosi alle vesti delle proprie madri. Io ero l’unica che non piangeva, anche se la scuola mi spaventava perché era dipinta di nero.”

5.Quale era la regola più difficile da rispettare?

“la regola che mi era più difficile da rispettare era quella dell’educazione verso le maestre, infatti si doveva dare del lei a quei tempi.”

6.Che cosa ti ricordi dei tuoi compagni?

“mi ricordo che eravamo molto uniti e che in particolare i maschi facevano molto arrabbiare. Una volta si erano messi a buttare per terra o sul banco l’inchiostro e dargli forme per fare immagini. La maestra li aveva sgridati in modo severo e messi in castigo dietro la lavagna, così si faceva una volta, avevano convocato i genitori all’istante e fatto tre giorni di sospensione."

7.Qual era la tua materia preferita?

“la materia che adoravo era italiano, la parte di grammatica. I miei compagni dicevano che ero matta, a me, però, mi affascinavano tutte quelle regole da imparare a memoria."

8.Com’era l’insegnante preferito?

“noi abbiamo avuto una sola insegnante dalla prima alla quinta. Era bassa e molto severa, veniva a scuola in motorino e quando passava la maggior parte degli alunni la invidiava perché allora la macchina costava troppo e il motorino non molto di meno."

9. Racconta di una volta in cui ti sei sentita fiera del tuo lavoro…

“mi ricordo che una volta mi sono sentita molto fiera. Avevo fatto una verifica in cui bisognava coniugare trentacinque verbi in quaranta minuti e non avevo fatto nessun errore.”

10.Quali erano i giochi dell’intervallo?

“il mio gruppo di amiche, compresa io, giocava a rincorrersi o a nascondino mentre i maschi a calcio. In quarta avevo notato che della ragazze di quinta stavano giocando a campana e per disegnare usavano dei gessi, ma non si poteva fare e la bidella le ha obbligate a pulire tutto.”

11.Quale oggetto “tecnologico” o materiale scolastico di adesso avresti voluto avere?

“un materiale scolastico che avrei voluto avere era lo zaino. Infatti noi per portare i libri dovevamo usare una borsa da portare a mano. Io, poi, per arrivare a scuola dovevo percorrere due km a piedi e mi faceva molto male la spalla.”

12.Se qualcuno stava male cosa si faceva?

“se qualcuno non si sentiva bene si chiamava la bidella che lo curava, in casi estremi il dottore. La bidella se vedeva che la cosa era seria andava in bici fino a casa del bambino ad avvisare i genitori.”

Giorgia Maroli

IA Bozzolo

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