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MINI-REDAZIONE AL LAVORO!

Durante le ore del Potenziamento di italiano, le maestre della classe terza della scuola primaria di Rivarolo Mantovano ci chiedono di provare a scrivere un articolo di giornale proprio come fanno i veri giornalisti… o quasi !

La prima cosa che abbiamo fatto è stata scegliere un argomento svolto in classe…

Non è stato difficile! Ci siamo trovati tutti d’accordo… e abbiamo scelto quello sul BULLISMO!

La classe improvvisamente si trasforma in una mini-redazione con il suo DIRETTORE che controlla se tutti svolgono bene il loro dovere, gli INVIATI SPECIALI che si occupano delle interviste, i REDATTORI cioè gli addetti alla scrittura dei testi e i GRAFICI che abbelliscono l’articolo con i loro disegni.

Iniziamo cercando di trovare il titolo giusto, ma non ci riusciamo…è troppo difficile! Rimandiamo alla fine!

Il direttore, con l’aiuto della maestra, stende una scaletta dei possibili sotto-argomenti:

  • LA PRIMA VOLTA CHE IN CLASSE ABBIAMO PARLATO DI “BULLISMO”;

  • LA STORIA DI ALICE

  • NOI E IL BULLISMO

  • UN CORTOMETRAGGIO CHE “LASCIA IL SEGNO: “SASSO CARTA FORBICI”

  • UNA CANZONE “FORTE”: PENSA di F. Moro

ECCO IL NOSTRO “ARTICOLO SENZA TITOLO”

Lunedì 2 Dicembre le maestre della classe terza della scuola primaria di Rivarolo Mantovano hanno chiesto ai suoi alunni di parlare del “bullismo”. Gli alunni così si sono espressi:

<<Il bullismo è un insieme di offese molto pesanti.>>

<<… E tu ci rimani molto male!>>

<< Il bullo è una persona debole che per nascondere la sua debolezza risulta aggressiva.>>

<< Il bullo è quello che in passato ha subito atti di bullismo e vuole restituire l’offesa che ha ricevuto.>>

Gli alunni hanno poi letto “la storia di Alice”, una bambina che ha ricevuto un biglietto anonimo pieno di insulti e offese. Jacopo, il suo migliore amico è indignato e non sa come fare per aiutarla, si sente estremamente impotente di fronte alla tristezza di Alice.

La maestra, attraverso le sue domande-guida, ha aiutato gli alunni ad approfondire i contenuti del brano letto:

<< L’offesa “parli come una papera” a cosa si riferiva secondo voi?>>

<< Potrebbe riferirsi al fatto che balbettasse…>>

<< …oppure che parlasse male…con una voce “gracchiante”!>>

<< Secondo voi, chi ha offeso Alice è un tipo coraggioso?>>

<< Secondo me sì…>>

<< Sì…>>

<< Molto…>>

Ha il coraggio di mostrarsi per quello che è?

<< Forse no…>>

<< Non proprio…>>

<< Fa le cose di nascosto!>>

<< È un codardo!>>

<< Ma codardo è il contrario di coraggioso!>>

<< Beh… allora ci ho ripensato… non è affatto coraggioso!>>

<< Ora… Provate a mettervi un po’ nei panni dei personaggi della storia. Secondo voi Alice cosa prova nel momento in cui riceve il biglietto?>>

<<Si sente offesa…>>

<< Sicuramente sarà stata triste…>>

<< Sbagliata! Per me in quel momento Alice si sente sbagliata!>>

<< Perché?>>

<< Offesa perché è stata presa in giro per il suo modo di parlare…>>

<< Triste perché hanno criticato anche il suo aspetto fisico.>>

<< E sbagliata? Perché? >>

<< Perché non riusciva a piacere agli altri.>>

<< Cosa mi dite del bimbo che ha scritto il biglietto?>>

<<Sicuramente non conosceva bene Alice, altrimenti non l’avrebbe presa in giro.>>

<< Ha un cuore troppo sensibile e scrive biglietti cattivi perché ha bisogno di sentirsi più importante.>>

<< Era uno che non sapeva come passare il tempo.>>

<< … E a proposito di Jacopo?>>

<<Beh… Jacopo invece è una gran bella personcina perché è premuroso nei confronti della sua amica.>>

<<Si sarà sentito triste e arrabbiato per la sua amica.>>

<<Ha cercato di proteggerla>>

<< Cosa direste al “bullo” se fosse un vostro compagno?>>

<<Lei è una mia amica, non ferirla! Cerca di metterti nei suoi panni e dimmi cosa proveresti?>>

<<Ora ti faccio del male come tu l’hai fatto a lei!>>

<<Non è bello prendere in giro le altre persone… è più bello fare dei complimenti…credimi!>>

<< Se continui così, rimarrai senza amici!>>

<< Sei sciocco…ma davvero sciocco!>>

<< Se tu continui a fare il bullo, prima o poi troverai uno più grande di te e ti farà del male!>>

<< Smettila! Lei è fragile e non può sopportarlo!>>

<< Se succedesse a te, non credo saresti per niente felice!>>

<< Prima di scrivere qualcosa che può offendere, pensa se lo scrivessero a te. Non farlo più altrimenti chiamo altri amici ad aiutarmi e sai che “l’unione fa la forza”.>>

<< Ho addosso la furia!>>

<< Chiedereste aiuto ad altre persone per risolvere la situazione?>>

<<Lo direi alla maestra e lei ti punirebbe… e anche tanto.>>

<< Te la vedrai con la maestra… lei non è più debole di te!>>

<< Lo dirò alla maestra e la maestra lo dirà ai genitori di Alice e per te saranno grossi guai!>>

<< Lo dirò ai miei genitori.>>

<< Lo dirò alla maestra e ti sospenderà, così avremo un po’ di pace.>>

<< Se lo dico alla maestra, sai che in classe per un bel po’ di tempo se ne parlerà.>>

<<Se lo dicessi alla maestra, non hai idea di quante note di demerito pioverebbero sul tuo diario.>>

Le insegnanti hanno poi proposto agli alunni la visione del cortometraggio contro il bullismo “SASSO, CARTA, FORBICI” e gli alunni ne hanno riportato il contenuto in questo modo:

Primo giorno di scuola, suona la campanella.

La Carta passa impaurita fra le forbici che sembrano minacciose… Sembrano ma non sono.

La vera minaccia è un’altra.

Più avanti infatti, trova altri pezzi di carta simili a lei…

Nel suo volto si legge subito un’espressione di sollievo, ma quella sensazione dura poco perché non solo i fogli non la accolgono bene, ma la umiliano e la percuotono.

In suo aiuto arrivano un paio di forbici dalle quali si sarebbe aspettata il peggio perché si sa, le forbici solitamente tagliano la carta e invece…

Nasce una bella amicizia!

Carta e forbici passeggiando, si imbattono in un piccolo sassolino che viene deriso dai compagni.

Si nota l’espressione sconvolta della carta, la quale capisce bene quello che sta provando il sassolino indifeso. Riesce ad immedesimarsi perché poco prima aveva provato le stesse brutte sensazioni.

Si fa forza perché dopotutto la carta batte da sempre il sasso e corre a difenderlo…  I sassi gradassi se la danno a gambe levate.

Le forbici nel frattempo restano in disparte, nascoste, intimorite dal sasso che ha sempre avuto la meglio su di loro, ma ben presto si accorgono che non c’è ragione di avere paura perché quel sasso non è altro che un buon amico. Insieme “Sasso, carta, forbici” si allontanano… così diverse, così forti, così amiche!

Un alunno ha fatto queste considerazioni:

<< Vedere questo film cortissimo ci ha fatto capire che se è vero che non è sempre bene fidarsi di chi ti sembra amico, è vero anche che a volte chi è molto diverso da te può renderti felice.

Tutto ciò che conta è saper ACCETTARE e RISPETTARE GLI ALTRI PER QUELLO CHE SONO.>>

La lezione sul bullismo in classe terza si conclude con l’ascolto della canzone di Fabrizio Moro “Pensa”.

Agli alunni viene chiesto di riportare una frase della canzone che riesca a legarsi in qualche modo al percorso sul bullismo e loro riportano la seguente frase

“…LA GIUSTIZIA NO… NON È SOLO UN’ILLUSIONE! PENSA CHE PUOI DECIDERE TU!”

“PENSA… PRIMA DI DIRE, DI GIUDICARE…PENSA!”

 

“CONTRO OGNI UOMO CHE ESERCITI OPPRESSIONE
CONTRO OGNI SUO SIMILE, CONTRO CHI È PIÙ DEBOLE
CONTRO CHI SOTTERRA LA COSCIENZA NEL CEMENTO”

Abbiamo concluso l’articolo…

Le maestre ci dicono che potrebbe essere pubblicato su “Increscendo”, il Giornale dell’Istituto e allora gli chiediamo di correggerlo… Non si sa mai!

A questo punto ad un nostro compagno viene in mente un titolo adatto a questo articolo “IL GIORNALE NEL GIORNALE”

Piace a tutti… È approvato!

 

Gli alunni della classe III A

Della Scuola Primaria

di Rivarolo Mantovano

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