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IO CLICCO POSITIVO!

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Io clicco positivo. Perché quello che posto lascia il segno

Progetto realizzato grazie alla cooperativa PEPITA e alla “Fondazione Carolina felici di navigare” il 06 settembre presso l’Oratorio di Bozzolo.

 

Voi starete leggendo questo testo su “Increscendo” tramite Internet e quindi state utilizzando uno strumento (che sia tablet, computer, cellulare…) che si può collegare ad una rete ma a tanti siti! Ecco: tutto il lavoro, la riflessione, le spiegazioni di questo pomeriggio passato in oratorio si possono riassumere in poche semplici parole, VOI SAPETE TUTTO DELLA RETE?

No, noi non sappiamo niente, anche se crediamo di saper utilizzare i social nel migliore dei modi.

Ecco perché ci sono così tanti progetti realizzati proprio su questi argomenti.

Ore 17.00   INIZIO INCONTRO

Della mia classe eravamo solo due…. Non è possibile!!!!! A noi l’invito  è arrivato tramite gli SCOUTS, che ringrazio sempre, anche se il progetto era ovviamente aperto a tutti…. A parte questo inconveniente l’incontro è stato veramente interessante e ne parla una come me che dell’argomento ne ha discusso tutto l’anno! Gli organizzatori erano tre: uno si occupava delle quarte e quinte elementari, un altro prendeva i ragazzi della scuola secondaria ed infine un ultimo spiegava ai genitori.

Il ragazzo per noi si chiamava Paolo e mi ha fatto subito un’ottima impressione. Siamo partiti con un gioco che si chiamava Paolo dice… ed abbiamo continuato col presentarci a vicenda: si doveva dire il proprio nome e l’emoji preferita della tastiera che però non doveva essere pronunciata due volte. Successivamente abbiamo iniziato il vero progetto attraverso una scheda,” A DOMANDA, RISPOSTA “, nella quale Paolo faceva delle domande sia private che generali: ecco un modello:

  1. NOME E COGNOME

  2. DATA DI NASCITA

  3. SCUOLA CHE DOVRAI INIZIARE

  4. 3 X 3 =

  5. CHI HA SCRITTO I PROMESSI SPOSI

  6. DESCRIVERE IL TEMPO DI OGGI

  7. IL TUO INDIRIZZO

  8. CHI HA COSTRUITO LA TOUR EIFFEL

  9. IL TUO NUMERO DI TELEFONO

 

 

Se ci fate caso le domande che ho sottolineato sono personali e nessuno a parte noi dovrebbe sapere la risposta. Invece, al giorno d’oggi, queste nostre private informazioni girano nel mondo della rete. Quando ad esempio scarichiamo un social o un gioco online per forza il computer dell’applicazione saprà il nostro nome, la nostra data di nascita e quindi la scuola che farai, ovviamente il tuo numero di telefono e potrebbe chiederti anche il tuo indirizzo. Certo, alcune persone postano e immettono informazioni false perché ad esempio per i social devi avere un’età minima e chiunque può mentire ma è come attraversare la strada: se attraversi sulle strisce è tuo diritto e avrai sempre ragione se invece attraversi lontano dai punti pedonali è a tuo rischio e pericolo. È identico al mondo della rete! Sta a te prendere la decisione più corretta!

 

Il secondo ed ultimo lavoro di questo pomeriggio è stata la scheda “PERCHE’ NO? QUALI IMMAGINI POSTERESTI E QUALI NO?”. Girando per la rete, Paolo ha preso in considerazione Instagram, un social molto in sviluppo; ha trovato foto stupende ed altre allucinanti, provocatorie, che non sono più foto ma sono messe in scena perché chi le posta lo fa solo per farsi vedere attirando l’attenzione ma mentre a volte la risposta può essere un insieme di complimenti positivi,altre può essere cattiva con prese in giro arrivando anche alla morte. Noi, ad esempio abbiamo preso in considerazione dieci foto prese da Istagram molto diverse tra loro e abbiamo scritto il perché le posteremmo o no. Vorrei che faceste anche voi questo test al mio posto. Grazie.

Finito l’incontro abbiamo fatto un resoconto di tutti i progetti realizzati dagli altri gruppi quali la barca della rete dei ragazzi delle elementari e il video commentato dai genitori.

 

 

Ore 19.00 FINE INCONTRO

Circa a quest’ora siamo scesi nel bar e insieme abbiamo mangiato una favolosa pizza parlando ovviamente dell’incontro. Poi verso le ore nove e trenta c’è stata una testimonianza di un padre che ha perso la figlia attraverso maltrattamenti via rete. Di questo non ve ne posso parlare ma so da voci sentite che è stato unico e molto importante e che ha fatto riflettere i genitori, perché principalmente era per loro, su come educare al meglio i propri figli parlando di questo forte argomento.

Spero che abbiate capito il perché di tutti questi incontri… e se voi non volete partecipare ricordatevi che è a vostro rischio e pericolo come attraversare la strada senza usare le strisce pedonali!

Ecco un video sul progetto:

GERMANO LANZONI

#POSALOSMARTPHONE

 

 

BETTONI MARTINA

CLASSE 3° A

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