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IN RICORDO DI KOBE BRYANT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Caro basket,

dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre

e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum

ho saputo che una cosa era reale: mi ero innamorato di te

Un amore così profondo che ti ho dato tutto dalla mia mente al mio corpo dal mio spirito alla mia anima.                                                                                                                                                                              Da bambino di 6 anni profondamente innamorato di te non ho mai visto la fine del tunnel.

Vedevo solo me stesso correre fuori da uno.                                                                                                                        E quindi ho corso.

                                                                                                       Ho  corso su e giù per ogni parquet dietro ad ogni palla persa per te.

Hai chiesto il mio impegno ti ho dato il mio cuore perché c’era tanto altro dietro.                                                                     Ho giocato nonostante il sudore e il dolore non per vincere una sfida

ma perché TU mi avevi chiamato.                                                                                                                                          Ho fatto tutto per TE perché è quello che fai quando qualcuno ti fa sentire vivo

come tu mi hai fatto sentire.                                                                                                                                                         Hai fatto vivere a un bambino di 6 anni il suo sogno di essere uno dei Lakers

e per questo ti amerò per sempre.

Ma non posso amarti più con la stessa ossessione.

Questa stagione è tutto quello che mi resta.

Il mio cuore può sopportare la battaglia la mia mente può gestire la fatica ma il mio corpo sa che è ora di dire addio.                                                                                                                                              E va bene.

Sono pronto a lasciarti andare.

E voglio che tu lo sappia così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme.

I momenti buoni e quelli meno buoni.                                                                                                                                                Ci siamo dati entrambi tutto quello che avevamo.

E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò, che rimarrò per sempre quel bambino con i calzini arrotolati bidone della spazzatura nell’angolo

5 secondi da giocare.

Palla tra le mie mani. 

5… 4… 3… 2… 1…                                                                                                                                                                               Ti amerò per sempre,

 

Kobe .  

 

Con questa lettera, l'11 luglio 2016, Kobe Bryant aveva lasciato per sempre il basket, dove era stato una leggenda.

Purtroppo però la vita di quest’ uomo ,di sua figlia Gianna Maria, piccola promessa del basket, e altre sette persone finisce una domenica pomeriggio, nell'incidente aereo in cui tutti perdono la vita.

Bryant stava andando alla scuola di basket da lui formata in cui sua figlia e le sue coetanee presenti sull’elicottero erano allieve. La notizia purtroppo è stata data prima ai media americani che alla famiglia.                

La sua vecchia squadra insieme a LeBron erano su un volo diretto a L.A quando hanno appreso la notizia, inizialmente pensavano fosse un brutto scherzo invece quando il coach ha dato la conferma hanno realizzato tutti una cosa: il mondo senza di lui sarà perso.

Personalmente questa notizia mi ha sconvolta perché fin da piccola seguo il mondo del basket. 

Le tragedie succedono sempre alle persone migliori .

Giorgia Bavera

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