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“CI PROVIAMO? NOI SIAMO PRONTI”

 

 

Il 18 aprile 2019 Corrado Formigli, conduttore di Piazza Pulita, ha intervistato Greta Thunberg mentre si trovava in Italia. L’intervista, è andata in onda il 26 settembre 2019 proprio quando la giovane attivista si trovava all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

"La mia missione è fare tutto quello che posso" dice la ragazza. Qui viene proposta una riflessione di Gloria su quanto visto e ascoltato in classe.

 

In classe abbiamo ascoltato un’intervista all’attivista svedese Greta Thunberg. In questo video la ragazza parla in continuazione di animali estinti, deforestazioni, erosioni e si commuove perché è un argomento che tratta ogni giorno e a volte è normale sfogarsi e piangere: questo dimostra quanto le stia a cuore l’ambiente.

A un certo punto il giornalista che la sta intervistando le mostra alcune immagini: una di un fiume africano prosciugato a causa della siccità, un orso polare che muore di fame, un’isola di plastica e infine un bambino piccolo che muore a causa della mancanza di cibo. Queste immagini sono molto tristi e significative. Perché siamo così cattivi da far morire un bambino di fame? O così irresponsabili da riuscire a creare una discarica immensa nel mare?

Cosa possiamo fare noi per aiutare il nostro pianeta?

Greta suggerisce di diventare consapevoli di quello che sta succedendo e spargere la voce, fare pressione su chi ha il potere e assicurarci che agisca davvero, cambiare il proprio stile di vita, il modo in cui ci si sposta e così via…  per evitare che la Terra arrivi a un punto irreversibile cioè quando noi non potremo più fare nulla per raffreddare il pianeta e salvare il nostro ecosistema e quindi salvare noi stessi.

Possiamo limitare l’uso dell’aereo perché un volo intercontinentale inquina tanto quanto le emissioni che abbiamo risparmiato in 20 anni di raccolta differenziata.

Mi colpisce molto quando Greta dice che i suoi genitori non adottavano uno stile di vita sostenibile perché prendevano spesso l’aereo e quindi trovo molto interessante che sia stata lei a rimproverare i suoi genitori invece del contrario. Io non ho il suo stesso stile di vita ma penso che sarebbe molto bello provare ad adottarlo.

Cosa potrebbe fare il comune di Bozzolo?

Sono sicurissima che se il comune fornisse alla scuola delle borracce e sostituisse i bicchieri di plastica con quelli di carta totalmente riciclabili riusciremmo a produrre la metà dei rifiuti che produciamo adesso. Dovrebbe anche essere eliminata la macchinetta delle merendine presente nell’atrio della scuola per ridurre le carte che produciamo.

 Ci proviamo?

Noi siamo pronti!

 

Gloria Lanfranchi

Classe 3^A - Secondaria I grado Bozzolo

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