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GERONIMO, MAESTRO COSTITUENTE

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Cari amici all’inizio dell’anno scolastico abbiamo letto il libro

“LA COSTITUZIONE ITALIANA RACCONTATA AI RAGAZZI”

scritto da Geronimo Stilton. Racconta di un viaggio “stratopico” tra i segreti della Costituzione, la legge più importante della Repubblica italiana. Lei ci mostra come comportarci e come vivere in armonia. Ci protegge dai prepotenti e ci aiuta a capire che cosa possiamo fare e che cosa è meglio non fare. Ci dice quali sono i nostri diritti e doveri. La Costituzione ci permette di partecipare alla vita della nostra società. Nel libro abbiamo scoperto che è stata creata da 556 persone, scelte dai nostri nonni dopo la Seconda Guerra Mondiale. Hanno cominciato a scriverla dopo che l’Italia è diventata una Repubblica, il 2 giugno 1946. Hanno finito 18 mesi dopo, cioè il 22 dicembre 1947. Ci hanno messo così tanto tempo perché la Costituzione è molto lunga: è composta da 139 articoli, e i primi 12 sono chiamati “PRINCIPI FONDAMENTALI”.

Abbiamo conosciuto tutti i “Principi fondamentali” con diverse attività. Li facciamo conoscere anche a voi.

Rachele Baboni  Greta Boschi

Classe IVA

Scuola Primaria di Bozzolo

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“I PRINCIPI FONDAMENTALI” DELLA COSTITUZIONE

ARTICOLO 1

L’Italia, il nostro Stato, è una Repubblica Democratica.

REPUBBLICA è una parola che deriva dal latino “res publica” che significa che è una cosa pubblica, cioè di tutti.

Abbiamo discusso in un LABORATORIO DI FILOSOFIA sul tema: LE FORME DI GOVERNO.

Abbiamo letto la vicenda raccontata dallo storico ERODOTO (fu considerato come un padre della filosofia politica):

Molti secoli fa un regno rimase senza re. Le persone più potenti del luogo si riunirono per decidere il da farsi. Tre di loro presero la parola. La prima disse:<< Bisogna scegliere un nuovo re. Una persona capace, che decida per tutti e che mantenga l’ordine in questo paese, come un timoniere mantiene la direzione di una nave>>. La seconda disse:<< No, ora che il re non c’è più, abbiamo finalmente la possibilità di cambiare il modo di governarci. Sarebbe meglio scegliere un gruppo di poche persone, capaci, per non affidare a un solo uomo il potere di decidere per tutti>>.La terza disse:<<Propongo anch’io di non affidare tutto il potere a una persona sola, di non eleggere un nuovo re. Ma anche un gruppo di poche persone potrebbe usare il potere per i propri interessi. Affidiamo il potere alla maggioranza del popolo: è la cosa migliore da fare>>.

 

In classe, insieme, abbiamo discusso insieme sul problema proposto. Ci siamo chiesti:

  • NOI DA CHE PARTE STIAMO?

  • QUALI POTREBBERO ESSERE I VANTAGGI E GLI SVANTAGGI DELLE SINGOLE PROPOSTE?

ECCO I NOSTRI PUNTI DI VISTA.

Asia:<< Io affiderei il potere alla maggioranza del popolo. Una sola persona non può governare un intero popolo perché non è facile. Servono le idee di tante persone, tante discussioni. Nella maggioranza del popolo le persone potrebbero litigare e non mettersi d’accordo. Può succedere. Il potere a un gruppo di poche persone ha solo un vantaggio: poche persone, meno possibilità di litigare. Ha uno svantaggio: poche persone, più tempo per fare le leggi che devono essere tante>>.

Matteo:<< Io affiderei il potere a poche persone. E’ giusto essere in pochi per discutere dei problemi e fare le leggi. Un piccolo gruppo si mette d’accordo in fretta. Il potere in mano ad una sola persona crea dei problemi nel governare. E’ difficile, bisogna obbligare le persone a seguire le regole stabilite dal re. Il potere alla maggioranza del popolo è ancora più difficile. C’è il rischio che troppe teste non si mettano d’accordo sulle leggi che servono>>.

Niccolò:<< Io affiderei il potere alla maggioranza del popolo. Per governare servono tante persone che devono pensare, decidere che cosa è giusto fare. La maggioranza del popolo riesce ad essere giusta nel creare le leggi perché tutti sono esperti e molto informati. Il re decide le regole secondo le sue idee. Se il re fosse anche un re gentile con il popolo del suo regno, non fa quello che desiderano i cittadini. Un gruppo di poche persone non possono avere il potere. Loro non decidono per tutti, decidono quello che piace a loro. Poi nelle poche persone ci sono meno esperti>>.

Rachele:<< Io affiderei il potere alla maggioranza del popolo. E’ il popolo che deve decidere. Chi viene votato fa le leggi e fa contento il popolo. Si decide quello che serve e piace ai cittadini.  Il re non decide le regole a vantaggio del popolo, ma decide le leggi a suo vantaggio. Può fare le leggi sbagliate e il popolo non deve dire nulla. Anche un gruppo di poche persone possono decidere le leggi a loro vantaggio e non pensano a tutto il popolo>>.

Greta:<< Io affiderei il potere a poche persone. Loro possono governare perché si mettono d’accordo in fretta e decidono insieme. E’ difficile che ci siano dei litigi se ci sono poche persone che decidono. Se governa la maggioranza del  popolo, possono nascere tanti litigi. Ci sono tante persone che fanno fatica a mettersi d’accordo e fanno cadere il governo. Se governa il re non va bene. Decide tutto lui e  se ne approfitta perché non ci sono altre persone che decidono le leggi. Lui pensa solo ai suoi vantaggi e si vanta di avere tutto il potere. Anche un re gentile non pensa agli altri, ma solo a se stesso>>.

Giacomo:<<Io affiderei il potere alla maggioranza del popolo. Loro hanno ascoltato i cittadini e riescono a fare le leggi che servono veramente. Ci sono più persone che sanno pensare a tante cose, che hanno la loro opinione, che sono degli esperti. C’è uno svantaggio: può capitare che quello che decide la maggioranza non vada bene a una parte dei cittadini. Il potere ad un gruppo di poche persone non va bene. Loro possono discutere con calma quali regole servono però possono litigare e non andare d’accordo. Il loro lavoro potrebbe essere troppo lungo senza risultati>>.

Ismaele:<< Io affiderei il potere a un gruppo di poche persone. Possono discutere su un problema in fretta, possono decidere bene le leggi che servono. Anche loro possono decidere dopo aver ascoltato i cittadini. Potrebbero litigare, non andare d’accordo e non decidere nulla. Questo potrebbe succedere anche nella maggioranza del popolo e governare sarebbe difficile. Un re che governa fa sempre di testa sua e non ascolta nessuno>>.

Brando:<< Io affiderei il potere alla maggioranza del popolo. Tante persone hanno tante idee da discutere. Lo svantaggio è che potrebbero litigare e non decidere nulla>>.

Brad:<< Io affiderei il potere ad un gruppo di poche persone perché possono decidere meglio. Tante persone hanno tante idee e non riescono a mettersi d’accordo>>.

Antonio:<< Io affiderei il potere alla maggioranza del popolo perché è giusto che siano tante le persone che decidono. Un gruppo di poche persone lavora per il proprio vantaggio>>.

Vanessa:<< Anche io affiderei il potere alla maggioranza del popolo. Anche se ci sono tante persone si possono decidere quali leggi servono per tutti>>.

Caterina:<< Io affiderei il potere ad un re. Io penso che un re sia sempre giusto e che ascolti i suoi cittadini. Il suo lavoro sarebbe a vantaggio di tutti. Può succedere che ci sia un re non affidabile. I cittadini hanno il potere di cambiarlo>>.

Tommaso:<<Io affiderei il potere alla maggioranza del popolo. I cittadini sanno decidere con moderazione, scelgono le persone più brave che non sanno litigare e le persone più responsabili. Chi è eletto deve ascoltare le idee delle persone che lo ha scelto. Un gruppo di poche persone possono ascoltare meno le idee della popolazione>>.

 

 

 

 

Ci siamo anche chiesti:

  • CI SONO FORME DI GOVERNO  DIVERSE DA QUELLE   DISCUSSE?

ECCO I NOSTRI PUNTI DI VISTA.

Caterina:<< Non c’è  nessun governo. Tutti decidono insieme. Devono però essere tutti amici altrimenti si crea confusione, caos. Potrebbe esserci solo un governo in ogni paese con la maggioranza del popolo, in ogni città. Il Sindaco ascolta i cittadini e decide le regole che servono a loro. Ci sarebbero tanti governi>>.

Ismaele:<< Io penso ad un governo in ogni regione. Non ci deve essere più il governo dell’Italia a Roma. La maggioranza del popolo pensa alle leggi che servono alle persone che abitano nella regione. I cittadini dicono le loro idee a chi governa la regione>>.

Rachele:<< Io penso che nessun governo non sia la soluzione giusta. Ognuno segue le sue regole, non ci sono leggi che valgono per tutti. Ognuno fa quello che ne ha voglia>>.

Greta:<< Se non c’è un governo, non ci sono leggi che tutti devono rispettare. Ognuno può rubare, può imbrogliare>>.

Asia:<< Io penso che potrebbe esserci un governo con un re molto intelligente che riesca ad ascoltare il popolo. E’ un vantaggio avere una persona che decide le regole dopo averle condivise con il popolo. Sarebbe un re che ha la fiducia di tutti>>.

Giacomo:<< Il re potrebbe governare insieme alla  maggioranza del popolo. E’ un re che ascolta i cittadini. La maggioranza del popolo controlla anche come governa il re>>.

Niccolò:<< Se non c’è un governo non ci sono le regole per vivere insieme. Le persone potrebbero essere brave, ma non basta>>.

 

Classe IVA                        

Scuola Primaria di Bozzolo

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“I PRINCIPI FONDAMENTALI” DELLA COSTITUZIONE

ARTICOLO 2

E’ riconosciuta a tutti la libertà, ma ognuno ha dei diritti e dei doveri.

 

LA NOSTRA GIORNATA ECOLOGICA

Sappiamo benissimo che è un nostro dovere curare l’ambiente, non inquinare, non sporcare. Abbiamo partecipato con entusiasmo alla “GIORNATA ECOLOGICA” che ha organizzato per tutta la scuola l’amministrazione comunale. Abbiamo infilato in grandi sacchi  i rifiuti raccolti in  alcune vie del paese: via Arnaldo Da Brescia, via Matteotti, via Arini, via Bonoldi. Le nostre mani erano protette da quanti spessi. Avevamo a disposizione anche delle pinze per raccogliere i rifiuti lasciati in giro dalle persone. Abbiamo raccolto carta, plastica, umido e secco. Con l’aiuto della bilancia abbiamo trovato quanto pesavano quei rifiuti : tre chilogrammi di secco, un chilogrammo di umido, due chilogrammi di carta, tre chilogrammi di plastica. Abbiamo raccolto nove chilogrammi di rifiuti in sole quattro vie del paese. Ci siamo impegnati a  riflettere insieme su queste quantità. La plastica e il secco sono i rifiuti che la gente butta più spesso a terra. Sono i rifiuti più inquinanti. Nell’umido  c’erano fiori appassiti e piume di uccello. Abbiamo raccolto in grande quantità i mozziconi di sigaretta. C’erano molti  rifiuti davanti ai negozi. I clienti appena escono gettano a terra gli scontrini o li nascondono nelle fioriere vicine. Le persone che salgono o scendono dalla macchina lasciano vicino al marciapiede quello che scartano. Anche le persone che si incontrano con altre persone per un saluto agli angoli delle strade gettano a terra mozziconi di sigaretta, carte di caramelle. Abbiamo trovato dei rifiuti nel tubo di scarico dell’acqua piovana di una casa. Qualcuno ha voluto fare uno scherzo. In Via Bonoldi  i marciapiedi e la strada erano abbastanza puliti. Gli abitanti si impegnano a scopare  e a raccogliere i rifiuti lasciati dalle persone davanti alla propria casa.

Quella mattina ci siamo divertiti. Abbiamo però capito che ci sono tante persone maleducate e inconsapevoli di quello che fanno.

 

Vanessa Vamanu  Brad Bricherasio  Brando Pescatori

Classe IVA

Scuola Primaria di Bozzolo

 

 

 

 

“I PRINCIPI FONDAMENTALI” DELLA COSTITUZIONE

ARTICOLO 3

Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, hanno gli stessi diritti e doveri, hanno le stesse opportunità anche se sono diversi

 

Abbiamo visto in classe il film di animazione “ Azur e Asmar”. E’ una storia basata sul valore della fraternità e sul valore della diversità. La raccontiamo.

 


Il biondo Azur, dagli occhi azzurri, e

Asmar, dagli occhi neri, crescono

insieme in Francia.

Vivono con il severo padre di Azur e la

dolce Jenan, nutrice di Asmar.

Insieme giocano, litigano, crescono come fratelli e imparano  le loro due lingue madre: francese e arabo.

Tutto questo fino a quando Azur vieneaffidato ad un nuovo tutore.  Asmar e la madre vengono cacciati di casa e ripartono verso il loro paese al di là del mare.

 

 

 

 

Gli anni passano e Azur, ormai adulto parte per il paese al di là del mare per andare a liberare la bellissima fata dei Jiins, imprigionata. Quando è ormai vicino al paese dei suoi sogni d’infanzia, la sua nave fa naufragio, ma lui riesce a salvarsi. All’arrivo sulla terraferma, Azur viene respinto per i suoi occhi celesti. Secondo la superstizione di quel paese portano sfortuna. Così decide di fingersi cieco e di non aprire più i suoi occhi. Lui, che una volta era un bellissimo ragazzo vestito in modo elegante,  è ora ridotto come un cieco mendicante. E’ guidato in quel paese sconosciuto e inospitale da  Raspù, uno sgradevole imbroglione e senza vergogna.

Dopo alcune disavventure Azur riesce a ritrovare la nutrice Jenan. Lei è diventata  la più ricca mercantessa della città e si fa riconoscere  cantando la dolce e melodiosa ninna nanna della sua infanzia.

A casa di Jenan, Azur incontra anche Asmar. Subito non lo riconosce e lo accoglie in malo modo. Decidono però insieme di partire per liberare la fata. Non sanno dove  si trova. Chiedono aiuto al saggio della città, che gli indica il percorso da fare. Prima di partire per la missione si recano entrambi dalla giovane e saggia principessa Shan Shu Shabà. Lei  è rinchiusa nel suo palazzo per non rischiare di essere uccisa dai suoi nemici.

La principessa  dona loro diversi oggetti magici per sconfiggere il leone scarlatto e un enorme uccello, che incontreranno lungo il tragitto.

Prima di partire la vecchia nutrice consegna ai due ragazzi dei piccioni viaggiatori che dovranno liberare, uno al giorno, per farle capire che stanno bene. Durante il percorso i due fratelli si aiutano e si sostengono a vicenda,

Superano molte difficoltà e scoprono di nuovo la forza che li univa nell’infanzia: L’AMORE.

Quando ASMAR sta per essere ucciso dai predoni nemici , AZUR non esita di rischiare la vita per difenderlo e lo porta sulle spalle fino alle porte gemelle.

Le porte sono due, una conduce alle tenebre e lì si muore, l’altra porta diretta alla fata dei Jiins. I due scelgono la porta di sinistra, anche se pensano sia quella che li porterà nelle buie tenebre.  Invece una volta entrati trovano la fata. Lei  non sa chi dei due fratelli dovrà sposare. In suo aiuto chiama la cugina, la bionda fata degli elfi. Lei propone di ballare per conoscersi meglio. Durante il ballo la fata degli elfi confessa ad Azur che si è innamorata di Asmar, mentre la fata dei Jiins confessa di amare Azur. Con il consenso di Azur e Asmar le due cugine si scambiano il loro promesso sposo.

 

Classe IVA e IVB

Scuola primaria di Bozzolo

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“I PRINCIPI FONDAMENTALI” DELLA COSTITUZIONE

ARTICOLO 4

Tutti gli adulti hanno il diritto di lavorare. Tutti i lavori sono importanti, non ce n’è uno più importante degli altri. Tutti i lavori aiutano a migliorare la società.

 

 

Abbiamo invitato in classe Monica ed Emanuela , le collaboratrici scolastiche della Scuola Primaria di Bozzolo. Le abbiamo intervistate per conoscere il loro lavoro.

 

 

Nome del lavoro: collaboratrice scolastica ( tempo fa la collaboratrice scolastica si chiamava “ bidella”)

 

Che cosa si deve fare per iniziare il vostro lavoro?

Chi vuole diventare collaboratrice scolastica deve avere un diploma, deve superare un concorso per entrare in una graduatoria. Quando c’è la necessità in una scuola viene assegnato il lavoro.

 

In che cosa consiste il vostro lavoro?

Noi apriamo  la scuola, le aule il cancello ogni mattina. Rispondiamo al telefono, al citofono e accogliamo  le persone che possono entrare nella scuola. Ogni giorno dobbiamo  pulire le aule, i bagni,  i padiglioni, la mensa e la palestra quando vengono usate dagli alunni. Siamo attente a mettere i bidoni dei rifiuti fuori dal cancello quando c’è la raccolta.  Noi  aiutiamo  le maestre quando servono le fotocopie. Aiutiamo  i bambini quando non si sentono bene e li consegniamo  ai genitori se devono andare a casa.

 

Quale è l’orario di servizio ogni giorno e nella settimana?

Noi  lavoriamo dalle ore 7:30 alle ore 14:15 il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Il martedì e il giovedì, quando c’è mensa e lezione nel pomeriggio, lavoriamo  le stesse ore degli altri giorni, ma non in continuazione. C’è una pausa di una ora e trenta tra il lavoro del mattino e quello del pomeriggio. Noi lavoriamo  36 ore in una settimana.

 

Ci sono le ferie? Che cosa succede in caso di malattia?

La collaboratrice scolastica fa le ferie quando la scuola è chiusa in estate. In caso di malattia io sostituisco Emanuela e lei sostituisce me . Se manchiamo entrambe viene incaricato solo un sostituto. Quando una collaboratrice è ammalata l’altra deve lavorare di più.

 

Quanti anni di lavoro avete già fatto?

 Monica:<< Ho già lavorato 20 anni. Ho lavorato nella scuola Primaria, nella scuola media e anche nelle scuole superiori>>.

Emanuela:<< Sono 4 anni che lavoro nella scuola Primaria. Sono qui a Bozzolo da 4 giorni. Non so se rimarrò tutto l’anno>>.

 

Perché avete scelto questo lavoro?

Monica:<< Io ho sempre desiderato lavorare tra i bambini e questo lavoro me lo permette. Mi sarebbe piaciuto lavorare in un asilo nido dove ci sono i bambini piccolissimi. Mi piace stare con i bambini>>.

Emanuela:<< Io ho fatto per tanto tempo un altro lavoro. Poi sono rimasta disoccupata. Ho potuto fare la collaboratrice scolastica  per scelta>>.

 

 

E’ un lavoro che piace? Perché?

E’ un lavoro che piace e anche divertente perché è bello stare con i bambini simpatici e allegri. E’ bello conoscere i piccoli quando iniziano la prima. Ci dispiace quando i ragazzi di quinta se ne vanno perché iniziano la scuola media. Noi siamo affezionate ai bambini che vediamo ogni giorno.

 

E’ un lavoro che ha bisogno della collaborazione di qualcuno?

La collaborazione dei bambini e delle maestre è importantissima. E’ importante che le aule siano un poco in ordine quando entriamo a pulire. E’ giusto che i bambini e le maestre siano ordinati. Ogni giorno abbiamo poco tempo per pulire la scuola. E’ importante avere cura quando si va in bagno: non fare i bisogni in giro, tirare l’acqua. Il bagno dei maschi è sempre un problema. Si devono cambiare le scarpe prima di entrare in palestra. Per noi è importante perché la pulizia della palestra richiede tanto tempo. Anche nella pulizia del giardino abbiamo bisogno della collaborazione. Lasciare carte e altri rifiuti in giardino durante la ricreazione sono comportamenti scorretti. Non sempre abbiamo il tempo per raccogliere tutto. Chiediamo a tutti di essere corretti nel mettere i rifiuti nei contenitori adatti. Spesso dobbiamo dividere noi i rifiuti.

 

Caporale Antonio 

Giacomo Tarana  

Niccolò Tarana  

Tommaso Nardi

Classe IVA

Scuola Primaria di Bozzolo

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“I PRINCIPI FONDAMENTALI” DELLA COSTITUZIONE

ARTICOLO 5

L’Italia, pur avendo un unico governo nazionale che ha sede a Roma, amministra i propri cittadini anche per mezzo di regioni e comuni, e ognuno ha il suo compito per far funzionare le cose. Però lo stato resta uno e non può essere diviso.

 

Una mattina siamo andati con le nostre insegnanti in Municipio. Volevamo conoscere come è organizzata l’ amministrazione Comunale. Siamo stati accolti in Sala Consigliare dall’assessore alla cultura Cecilia Gialdini.

Ecco che cosa abbiamo scoperto .

Nel Municipio ci sono diversi uffici e ci sono 20 impiegati. Il Sindaco ha un suo ufficio. Sulla scrivania ci sono tante cartelle con tutti i documenti che deve leggere.  Nell’ufficio tecnico gli impiegati si occupano della manutenzione delle strade, dei palazzi del paese da tutelare, dei servizi che sono importanti per i cittadini come luce e acqua. Nell’ufficio anagrafe si registrano i cittadini, si preparano le carte d’identità e i passaporti. A Bozzolo ci sono 4000 abitanti. L’impiegata nell’ufficio segreteria comunale scrive anche il verbale di ogni Consiglio Comunale e di ogni Giunta.  Le tasse che pagano i cittadini entrano nel bilancio del Comune e nell’ufficio tributi si decide come  spenderle. Le tasse sono importanti per affrontare le spese che servono al paese per migliorare i servizi. Nel mese di novembre sono stati spesi 330000 euro per asfaltare Via Valcarenghi.

Nell’amministrazione Comunale il Sindaco è eletto dai cittadini maggiorenni. Rimane in carica 5 anni. Può ricandidarsi due volte. Il sindaco deve ascoltare tutti i cittadini. Deve  intervenire per risolvere i problemi che ci sono in paese. A volte è chiamato anche di notte. Il vice sindaco si occupa della sicurezza in paese. Sostituisce il Sindaco quando non c’è. Ci sono diversi assessori. C’è chi si occupa della cultura e scuola, del bilancio, dello sport, del sociale. Ogni assessore ha anche un suo lavoro.

Il Consiglio Comunale è un’assemblea formata dalle persone elette dai cittadini (la maggioranza ) e dalla minoranza ( le persone che si erano candidate nelle elezioni, ma non elette dai cittadini). Nella maggioranza c’è il Sindaco, il vice sindaco, gli assessori, un consigliere informatico e un consigliere per l’agricoltura. Nella minoranza ci sono 4 consiglieri. Ogni settimana la maggioranza si riunisce nella Giunta per discutere i problemi di Bozzolo e per prendere delle decisioni.

Caterina Canevari  

Casilli Asia

 Rayan Chtaiba 

Alessio Huaroc  

Ismaele Finardi

Classe IVA

Scuola Primaria di Bozzolo

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“I PRINCIPI FONDAMENTALI” DELLA COSTITUZIONE

ARTICOLO 6

 

LA REPUBBLICA TUTELA CON LE LEGGI CHI PARLA UNA LINGUA DIVERSA DALL’ITALIANO

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“I PRINCIPI FONDAMENTALI” DELLA COSTITUZIONE

ARTICOLO 7 E 8

In Italia tutte le religioni sono “egualmente libere davanti alla legge”.

 

                                                                ARTICOLO 9

Lo Stato protegge e valorizza la cultura italiana, il nostro patrimonio storico e artistico.

Martedì 24 settembre siamo usciti dalla scuola. Con l’esperto Giuseppe Valentini membro del Gruppo Culturale per Bozzolo, abbiamo scoperto i palazzi storici del nostro paese che sono protetti dallo Stato. Li abbiamo anche fotografati.

Ecco che cosa abbiamo scoperto.

  • Dove adesso c’è via Arnaldo da Brescia un tempo c’erano campi e le mura che circondavano il paese. Nel 1963 le mura sono state demolite per costruire case, palazzi, l’ospedale. Abbiamo perso una parte storica del paese.

  • Nel 1941, vicino alla chiesa san Pietro, c’era un muro che nascondeva la casa parrocchiale. Poi è stato demolito e la casa parrocchiale è stata ristrutturata. Adesso piazza San Pietro è molto bella e spaziosa. E’ stato un intervento importante.

  • A Bozzolo c’è il palazzo storico della famiglia Pasottelli. Era una famiglia molto ricca che ha lasciato la sua casa al Vaticano. Nel giardino del palazzo è stata costruita la Casa di Riposo Domus. All’interno del palazzo c’è la Biblioteca della famiglia Pasottelli. Contiene 2500 libri anche del 1500. Tante persone chiedono di leggere quei libri molto antichi. La Biblioteca e il  palazzo sono tutelati e protetti dallo Stato.

  • Il palazzo della famiglia Casalini è stato costruito nel 1800. Alcuni anni fa la facciata è stata dipinta con i colori originali.

  • La chiesa della Disciplina è stata costruita dai frati Disciplini nel 1500. I frati aiutavano i poveri e gli ammalati. Tanti frati sono sepolti sotto il pavimento della chiesa. La Disciplina è molto protetta.

  • Il palazzo storico caserma Nera è stato costruito da Vespasiano Gonzaga perché voleva che ci fosse un ospedale a Bozzolo. Purtroppo non è stato finito nel tempo. E’ diventato prima una caserma e poi un tribunale.

  • A Bozzolo c’è il palazzo storico Monte di Pietà. Un tempo le persone in difficoltà potevano lasciare i loro oggetti di valore e avere in prestito dei soldi. Quando restituivano quei soldi le persone riprendevano i loro averi. Oggi nel palazzo c’è la Biblioteca.

  • Nel 1917 la torre del Municipio era più alta e più bella. Vicino c’era un palazzo storico con tanti negozi. Nel tempo la torre è crollata ed è stata ricostruita più bassa e diversa. Il palazzo storico è stato demolito. Al suo posto è stato costruito un palazzone. Piazza Europa è diventata meno bella.

  • In Piazza Europa c’è il teatro Odeon. Un tempo all’interno si facevano molti spettacoli. Poi è stato trasformato in una sala cinematografica. Purtroppo non è stato più usato per tanto tempo e tutto l’interno si è distrutto. Abbiamo perso una parte di un monumento storico.

  • La chiesa di San Francesco era la chiesa del principe Giulio Cesare Gonzaga. Nella chiesa c’è la sua tomba sotto l’altare. Nel 2000 la chiesa di San Francesco è stata restaurata perché è un monumento storico molto importante. Nel campanile sono appese ancora le campane dei Gonzaga.

  • Dove c’è la scuola Media, nel 1500, c’era il palazzo dei principi Gonzaga. Nel 1963 è stato demolito e trasformato in una scuola. E’ rimasta solo una parte con un bellissimo soffitto. E’ stata una scelta sbagliata perché abbiamo perso un monumento storico.

                              

Classe IVA e IVB

Scuola Primaria di Bozzolo

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“I PRINCIPI FONDAMENTALI” DELLA COSTITUZIONE

ARTICOLO 10

L’Italia protegge gli stranieri e li accoglie, se nel loro paese, sono stati privati della libertà.

E’ importante accogliere chi sta scappando dalla guerra.

 

ARTICOLO 11

L’Italia rifiuta la guerra e si impegna a mantenere la pace e la giustizia tra le Nazioni.

 

Cari amici abbiamo letto una storia e desideriamo farla conoscere a tutti.

 

LA ZATTERA

C’era una zattera in mezzo al mare. Sulla zattera viaggiavano in cinque. Lontani da casa si sentivano soli e tristi. Così uno di loro chiese al suo vicino:

<< Tu cosa porti nella tua valigia?>>.

E l’altro dagli occhi brillanti come perle, aprì la sua valigia e ne uscì un raggio di sole.

<< Per quando avrò paura del buio nella nuova casa dove abiterò !>>.

<<Tu, invece, cosa porti nella tua valigia?>> E il bambino dai ricci morbidi come lana rispose:

<<Un arcobaleno, per non sentirmi mai triste nella nuova casa che avrò!>>

Tutti guardarono l’arcobaleno in cielo, e sorrisero.

<<Io ho portato con me una nuvola di pioggia che il mio papà prese con una scala dal cielo per me, perché so che avrò sete nella nuova casa che abiterò!>> Disse il bambino dalle guance rosse come mele.

 Il sole era alto nel cielo sopra la zattera in mezzo al mare. Faceva caldo.

<<Per favore, tira fuori la tua nuvola di pioggia, perché abbiamo tanta sete>>.

E ognuno bevve a bocca aperta le gocce fresche che piovevano dal cielo.

Venne la notte e venne la tempesta, con lampi e con i fulmini. Faceva freddo. Il bambino dalle gambe sottili come bambù tirò fuori la coperta che la sua mamma aveva cucito per lui, per quando avrà freddo nella nuova casa dove abiterà.

<<E’ calda la tua coperta!>> Dissero gli altri. E tutti dormirono al caldo quella notte.

<<E tu? Cosa hai portato nella tua valigia, così grande e gonfia?>> Chiesero tutti al bambino dal sorriso dolce come caramella. La sua valigia sembrava sul punto di scoppiare. Il bambino l’aprì e ne uscì un cuore grande e soffice e rosso.

 

 

 

<<E’ dolce il tuo cuore, bambino…>>.

<<E’ un cuore buono, il tuo….>>.

<<E’ un leccalecca, il tuo cuore, bambino….>>. Disse il più piccolo leccandolo.

 Nessuno aveva più fame, ora, sulla zattera in mezzo al mare. Intanto il cuore a furia di leccarlo, diventava sempre più sottile, finché lo usarono come vela per viaggiare veloci spinti dal vento.

E così li ho visti arrivare, mentre volavano nel vento. Arrivavano dal mare con un cuore grande e sottile spinto dal vento.

Gli stranieri con occhi di perle, riccioli di lana, guance di mela, gambe di bambù, sorrisi di caramella, ora abitano qui. Riesci a sentire le loro risate?

Vengono dalla nuova casa che li aspettava al di qua del mare.

 

Classe IVA e IVB

Scuola Primaria di Bozzolo

 

 

 

 

“I PRINCIPI FONDAMENTALI” DELLA COSTITUZIONE

ARTICOLO 12

La bandiera tricolore è il simbolo dell’Italia e di tutti gli italiani.

 

Cari amici abbiamo visto il  filmato YouTube “ la nascita del tricolore”.  E’ la storia romanzata del Tricolore raccontata in  un cartone animato.

Abbiamo costruito la carta d’identità della nostra bandiera tricolore.

NOME: TRICOLORE

PROFESSIONE: BANDIERA NAZIONALE DELLO STATO ITALIANO

DATA DI NASCITA: 7 GENNAIO 1797

LUOGO DI NASCITA : REGGIO EMILIA

SEGNI PARTICOLARI: COLORE VERDE ( IL COLORE DELLE NOSTRE PIANURE), COLORE BIANCO ( LA NEVE DELLE NOSTRE MONTAGNE), COLORE ROSSO ( IL SANGUE DEI NOSTRI CADUTI).

Ecco una storia che parla del Tricolore.

SE LA BANDIERA PARLASSE………..

Ciao!!! Sono la bandiera italiana. Sto sventolando all’aria aperta. Sono appesa ad un cancello a Bozzolo, un paesino con 4000 abitanti. Oh! Scusate! Non mi sono presentata bene. Io mi chiamo Tricolore e i miei colori preferiti sono il rosso, il bianco, il verde. Sono nata il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia. Mi piace molto sventolare e anche vedere le persone che passano sotto di me. E’ bello vederle dall’alto. Vedo anche le macchine che passano veloci, osservo le case che ho attorno. In caso di tempesta mi faccio spingere dal vento e guardo dove mi porta. Sono contenta quando mi lancia  sotto il tetto. Mi piace il fresco della poggia. Soffro il caldo, lo detesto. Non mi piace sudare. Di tutte le ore del giorno preferisco le 14:30. E’ l’ora di riposo delle persone. In quell’ora passano poche macchine, c’è silenzio e un riposino lo faccio anch’io. La mia vita mi piace però mi manca una cosa. Il mio sogno è poter volare. Quando passano gli uccelli li invidio. Il mio animale preferito è un gatto rosso. Ogni giorno viene a farmi compagnia. Lui si siede vicino al cancello e mi guarda sventolare. Ci raccontiamo a volte quello che vediamo. Siamo amici del cuore.

 

Matteo Petroselli

Classe IVA

Scuola Primaria di Bozzolo

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